L’adolescenza è una normale fase della vita. Il termine “fase” implica transitorietà, ed infatti, tra l’infanzia e l’età adulta c’è un periodo di transizione caratterizzato da molti cambiamenti necessari per la crescita. I cambiamenti avvengono sia a livello fisico, cognitivo, affettivo che comportamentale.
Ed è per questo che quando i figli entrano nell’adolescenza i genitori possono ritrovarsi piuttosto soli ed impreparati. Gli adolescenti acquistano piano piano la loro autonomia, ma spesso quelle che prima erano certezze si possono trasformare in dubbi e anche il rapporto con la famiglia può diventare problematico. Le novità introdotte dal processo di crescita sono rilevanti: i figli si trasformano in modo apparentemente, ma spesso, improvviso ed inaspettato, in “sconosciuti”.
L’inserimento nell’ambito scolastico, l’integrazione con i coetanei, l’apprendimento di regole sociali, la trasformazione del proprio corpo sono solo alcune delle sfide più importanti davanti alle quali un adolescente e i suoi genitori si trovano di fronte e che devono affrontare.
E, quando si verificano delle difficoltà nel processo di adattamento ai cambiamenti, possono emergere dei disagi emotivi e psicologici, espressi dall’adolescente, il più delle volte, non tanto attraverso le parole, quanto attraverso dei sintomi o comportamenti e reazioni emotive, spesso, incongrue ed impulsive.
Alcuni segnali di disagio possono essere: periodi prolungati di tristezza, di pianto, di depressione, di aumento o diminuzione dell’appetito, di paure o ansie apparentemente ingiustificate, di aumento della svogliatezza, di continue disattenzioni a scuola, di un peggioramento dell’andamento scolastico, di aggressività, di tendenza all’arrabbiarsi e a litigare, di lunghi silenzi, di comportamenti regressivi e comportamenti a rischio.
I genitori sanno che l’adolescenza può rappresentare un fattore di rischio cruciale nei confronti di una serie di gravi fallimenti della crescita. Infatti, essere adolescenti può esporre a dei rischi psicologici di gran lunga maggiori di quanto accada nell’età infantile o in quella adulta. I rischi possono essere: la tossicodipendenza, la devianza, i disordini della condotta alimentare e quelli della condotta sessuale.
Ed è per questo, che essere genitori di adolescenti, può talvolta trasformarsi in un compito davvero difficile. Il processo adolescenziale è di per sé poco rassicurante perché può rendere imprevedibile i comportamenti dei ragazzi ed espone i genitori all’angoscia dell’incertezza.
E quando il disagio è intenso e perdura da molto tempo e il livello di stress è elevato sia per l’adolescente che per la famiglia si può verificare una compromissione del funzionamento sociale e familiare.
La psicoterapia può aiutare a trovare un nuovo modo di comunicare rendendo più semplice la comprensione di se stessi e degli altri. La psicoterapia si può rendere utile per intervenire e per capire le cause profonde del disagio adolescenziale e/o per prevenirlo.